Da condividere con amici e amiche nati dal 22 al 31 Marzo (periodo
di Luce)
Tratto da Alberologia www.alberologia.it
Il nocciolo è un albero collegato alla costellazione della Corona
Boreale, la quale ha permesso all’Eroe Terrestre di ritornare al mondo della
luce solare dopo il suo viaggio nel mondo dei morti. Il suo frutto, all’esterno
apparentemente duro, è al suo interno delizioso e il suo ramo, grosso come un
dito, è così flessibile da potersi curvare sino a formare un cerchio perfetto.
Chi nasce sotto questo albero presenta una personalità che è uno
strano miscuglio di presenza e assenza. Non si fa particolarmente notare e
quasi non ci si accorge di lui. Ma, una volta avvicinato, è difficile rimanere
insensibili al fluido che sprigiona. Dotato di poteri paranormali (divinazione,
premonizione, viaggi in universi al di là del mondo visibile), è spesso molto
angosciato fino a quando non ha riconosciuto, accettato e sviluppato i propri
poteri parapsichici o metapsichici. In lui
è molto forte il senso di giustizia e ha una natura mistica con la
quale combatte quotidianamente perché non è riuscito a trascendere la propria
parte umana e terrena.
Il Nocciolo ha fascino e intelligenza acutissima. Apparentemente,
ha un’aria attenta e dimostra interesse verso il suo interlocutore, mentre in
realtà pensa ad altro. Fine psicologo, è molto abile nell’indovinare i pensieri
segreti degli altri e non si fa scrupoli nell’usare questa sua dote, nel bene e
nel male. Essendo un razionale, i suoi ragionamenti sono meravigliosamente
logici e mescolano scienza e magia, confondendo l’una con l’altra. La sua
intelligenza è sottile e intuitiva. Impara
con una tale facilità da ritenere di conoscere già benissimo la
materia trattata. Lo sostengono una memoria prodigiosa e una grande capacità di
adattamento alle varie situazioni. Potrebbe diventare un geniale truffatore.
Per quanto riguarda le amicizie, il Nocciolo è molto comunicativo e si
trasforma in funzione delle situazioni nelle quali si trova.
Tra amici cari e positivi, irradia mille fuochi ed è brillante
come una stella. Pertanto, ha un sacco di amici intimi perché solo se lo vuole,
sa rendersi simpatico e farsi amare. Se è circondato da persone negative, male
intenzionate, che non l’apprezzano, può essere cattivo e persino diabolico.
Per fortuna, impara abbastanza presto a fare le proprie scelte e a
circondarsi delle persone giuste. Ottimi i rapporti di amicizia con le persone
appartenenti all’acero che sono i suoi amici per eccellenza e con i quali si
può creare un potente legame affettivo. La sua vita sentimentale
è imprevedibile, in quanto può essere il migliore o il peggiore
dei partner, dolce e affascinante o indifferente e odioso, e non si sa mai
quale può essere il suo atteggiamento. In realtà, egli dimostra tanto fervore
sentimentale, ma le sue esigenze sono tali, soprattutto per quanto riguarda
l’unione spirituale, che bisogna quasi arrivare ad un rapporto stabile affinché
la relazione possa iniziare. La migliore intesa sentimentale può aversi con il
Melo, il Salice e il Tiglio.
I ritmi della vita di questi nativi sono il risultato
dell’alternanza dell’energia in movimento e del riposo, del giorno e della
notte e la loro forza è sempre in agguato per la gioia dei loro partners amorosi.
Dotati di un’intelligenza razionale, dunque molto pratica, hanno
in genere un carattere calmo e delicato, incapace di mentire e di sembrare
troppo diplomatici. Molto buoni i rapporti di amicizia anche con le persone
appartenenti al castagno.
Nocciolo (Corylus avellana L.)
Arale
L’albero del nocciolo (Corylus avellana) generalmente non supera i 5-6 metri di altezza e spesso
assume un portamento arbustivo. È dotato di una spiccata facoltà pollonifera.
In un recente passato faceva parte della famiglia delle Corylaceae, (il cui nome deriva da corylus, in greco koris, elmo, per la somiglianza con
l’involucro che riveste il frutto);
ora è classificato nella famiglia delle Betulaceae, in una sottofamiglia detta Coryloideae vivente nell’emisfero nord, presente
con una quindicina di specie del suo genere. Il termine avellana si riferisce alla diffusione nella
zona di Avellino.
Il suo areale si estende dall’Europa fino all’Asia occidentale. È
una specie idrofila1, mediamente
sciafila2, predilige le
stazioni fresche di montagna fino ai 1500 metri di altitudine. È una specie
considerata pioniera e molto frugale, preferisce terreni calcarei, freschi e
profondi.
È tipica dei sottoboschi, raramente forma popolamenti puri, in
quanto nella maggior parte dei casi si consocia con la betulla e il pioppo
tremolo.
È poco longeva, può vivere 60-70 anni circa. Il Nocciolo è
caratterizzato da un fusto sottile e slanciato, rivestito da una corteccia
grigia, liscia e lucente. La chioma è fitta, ampia e irregolare con ramificazioni
un po’ ricadenti verso l’estremità.
Le foglie sono decidue, alterne, lunghe 6-10 cm , la pagina superiore è
verde e poco pelosa, quella inferiore è più chiara. È una pianta monoica3 in infiorescenze, cioè con
particolare disposizione dei fiori e brattee raggruppati su ramificazioni della
pianta. Gli amenti4 maschili sono
gialli, lunghi 6-8 cm ,
quelli femminili sono simili a delle gemme.
Il frutto è un diclesio5, il cui pericarpio6 legnoso contiene un seme dolce e oleoso. È una specie mellifera
molto gradita dalle api. La forma sferica del frutto ricorda la luna, quindi in
passato veniva associato alle divinità femminili.
Il nocciolo appartiene a quel gruppo di alberi definiti fatati, perché in grado di compiere
magie. Molte sono le leggende che riguardano questa pianta, ne riporteremo solo
alcune. Si narra che le streghe usassero dei ramoscelli di nocciolo per
individuare i tesori nascosti.
Il rametto si piegava per indicare il luogo della sepoltura. Oltre
che per la ricerca del tesoro, i rametti venivano usati per individuare le
riserve d’acqua sotterranee. Tra le leggende anche quella che fa rifugiare la Madonna
in un cespuglio di nocciolo, per proteggersi da un serpente.
Questo episodio si riallaccia alla tradizione romana e greca: se
un serpente veniva toccato da un ramo rimaneva intontito fino alla morte.
Anche per questo i pastori abruzzesi, durante le transumanze,
costruivano bastoni dal legno del nocciolo. Inoltre, si racconta che la vigilia
di Natale un ramo messo sul camino potrebbe trasformarsi in oro.
È una pianta, il nocciolo, che viene coltivata essenzialmente per produrre
i frutti. L’Italia è il secondo produttore mondiale dopo la Turchia. Il suo
legno non è di ottima qualità, viene usato come combustibile, per paleria,
bastoni, cerchi per botti. I rami flessibili venivano impiegati per costruire
verghe e stuoie. Il carbone di nocciolo è ottimo per realizzare polvere da
sparo e carboncini per disegnare. La nocciola è un importante fonte di
alimentazione perché è un frutto calorico, ricco di vitamine e altri elementi
minerali. Può essere utilizzato fresco, oppure impiegato per realizzare
croccanti o torroni, cioccolatini, biscotti, confetti e le note creme di
nocciola, industriali e non, dalla
radice inglese nut (da qui Nutella!)
Le foglie sono usate come foraggio, ma hanno anche proprietà
medicinali. In passato gli impacchi aiutavano a far passare i dolori reumatici.
L’infuso della corteccia ha proprietà astringenti, diaforetiche, antiemorragiche,
febbrifughe, dimagranti. La nocciola che è un tonificante
intestinale, tostata, cura la tosse e contrasta la calvizie.
Inoltre, l’olio estratto dal seme aiuta a guarire le affezioni polmonari, le
varici, le dermatiti.
1 Specie che necessita di un
costante apporto idrico.
2 Specie che tollera l’ombreggiamento.
3 Pianta con presenza contemporanea
di fiori maschili e femminili.
4 Infiorescenze pendule formate da
una spiga di fiori unisessuati con asse flessibile.
5 Frutto semplice costituito dal
pericarpo carnoso o secco protetto da un involucro
legnoso.
6 Parte del frutto che circonda il
seme.
Nessun commento:
Posta un commento