Per augurare buon compleanno ad amici ed
amiche nati dal 3 al
12 Settembre (Periodo di Luce).
Oroscopo degli alberi
Il salice
è l’albero associato ad Avanc (l’Idra), un mostro acquatico che viveva in un
lago vicino alla Collina del Lutto e che è stato ucciso da Peredur, figlio di
Eurawc, come promessa d’amore ad una
bella
fanciulla, l’imperatrice di Cristinobyl. L’astrologia celtica associa ad Avanc
il salice, in quanto questa pianta possiede enormi radici, somiglianti a teste
di serpente, che affondano sempre più in profondità nell’acqua.
Le
persone nate sotto questo albero presentano una personalità molto individualista
e, per certi aspetti, avara. Il loro pensiero occupa tutto lo spazio
disponibile e si concedono tutto ciò che desiderano quando lo vogliono perché
convinte che tutto può essere comprato. Riescono ad approfittare sempre del
momento presente e non si lasciano sfuggire la più piccola gioia, in quanto
sanno quel che vogliono.
Il
Salice è capace di analizzare la personalità di coloro che lo circondano.
Se
qualcuno gli resiste o non si piega alle sue idee entra con lui in conflitto.
Il salice non sa adattarsi alle situazioni, ha bisogno di un ambiente favorevole
per aprirsi e detesta i compromessi. Molto ingegnoso e calcolatore, riesce
spesso a dissimulare le proprie reali intenzioni recitando alternativamente la
parte del poveretto da compatire oppure quella del mostro terrificante,
ottenendo ciò che desidera con la pietà oppure con le minacce. Quindi, la sua
fragilità è tutta una montatura.
È un
commediante, e sa utilizzare la sua apparente debolezza per raggiungere i suoi
scopi. Il suo punto di forza è la seduzione.
Molto
sensuale, gli piacciono il caldo, i profumi e il contatto con l’acqua. È
intelligente, con uno sviluppato senso artistico. ha molta immaginazione e
molta intuizione. Psicologo e anche un po’ indovino, è spesso un soggetto
telepatico, per cui riesce a scoprire i pensieri degli altri, cosa con la quale
gli piace stupire i suoi interlocutori.
Per
quanto riguarda le amicizie, le persone che appartengono al salice, anche se
suscitano diffidenza nel proprio interlocutore, sanno essere apparentemente
molto simpatiche. In questo modo, riescono a
entrare
facilmente in relazione con gli altri. hanno numerosi contatti perché amano
essere conosciute e ammirate. La loro predisposizione all’amicizia è però
interessata, in quanto finalizzata a trarne vantaggio.
Molto
buoni i rapporti di amicizia con le persone appartenenti al faggio e all’ulivo.
Anche con il frassino può instaurare ottimi rapporti di amicizia, in quanto
questo può essere davvero un amico sul quale poter contare e fare affidamento.
Per
quanto riguarda la vita affettiva, il Salice è un romantico. La sua vita sentimentale
è piuttosto burrascosa e sarebbe tranquilla, se non avesse un gusto perverso
per gli amori complicati e i tradimenti.
Adora
tradire ed essere tradito. Le separazioni però sono dolorose, le sofferenze
fanno parte della sua personaggio ma non riesce ad accettare che un rapporto
sia finito. Ottima l’intesa con le persone appartenenti al pioppo e al
corniolo.
Salice Piangente (Salix
babylonica L.)
Questo
albero può raggiungere i 10-15
metri di altezza, eccezionalmente tocca i 20 metri . È originario
della Cina, ma viene piantato anche in Europa e America settentrionale.
È una
pianta eliofila1, termofila2 e
frugale3, tipica degli ambienti umidi e lacustri,
predilige terreni inondati e leggermente acidi. Vegeta bene anche su terreni
ghiaiosi e sabbiosi.
È una
pianta che può vivere in purezza o in consociazione lungo i corsi d’acqua con
il pioppo
bianco e
nero, l’olmo campestre, il sambuco dal livello del mare fino ai 1000-1100 metri di quota.
Appartiene alla famiglia delle Salicacee e al genere
Salix sono ascritte circa 200 specie tutte nelle regioni temperate dell’emisfero
nord. Vive in quasi tutta l’Europa, nell’Asia centrale spingendosi nell’estremo
est del Giappone.
Gli
alberi di questa famiglia generalmente vivono molto poco, infatti il Salice
piangente può vivere tra i 40 e 60 anni, però ha un rapido accrescimento.
Possiede un tronco diritto rivestito da una corteccia di
colore
grigio chiaro negli individui giovani, con l’età diventa grigio scura e molto
fessurata. Il suo nome comune deriva dal fatto che ha una chioma tipicamente
ricadente con rami bruni, penduli e sottili.
Le
foglie sono glabre4 e strette, lunghe 7-15 cm , di colore verde scuro sulla
pagina superiore, più chiaro in quella inferiore. Gli amenti5 fioriscono in maggio: quelli maschili sono gialli, quelli femminili
sono
verdi.
Il frutto è una capsula che contiene piccoli semi provvisti di peli.
Il
salice piangente è considerato simbolo della nostalgia e della malinconia.
Prima di
essere introdotto in Europa, il salice aveva altri significati soprattutto per
i greci. Dato che perde i frutti prima che maturino, i greci associavano
l’albero al culto della Madre terra; perché
come
l’albero genera e uccide il frutto, così la Madre terra dà vita alle creature e
poi le accoglie nel proprio grembo dopo la morte.
Sulla
base di quanto detto nacquero intorno al salice dei riti divergenti tra loro,
perché la Madre terra rappresenta sia la fecondità che la morte. tra i due
significati ebbe la meglio quello della morte del seme, per questo il salice
divenne simbolo anche di castità. Uno di questi rituali, prevedeva che la donna
per conservare la castità, si doveva riposare su un letto fatto di fronde di
salice, in quanto considerato inibitore del sesso. Forse per questo i medici
consideravano le foglie di salice
pestate
in acqua bollita come anafrodisiaco.
Oggi
l’aspirina si prepara industrialmente, mentre in passato si otteneva dal
salice, il quale contiene una concentrazione elevata di acido salicico, quindi,
le stesse proprietà analgesiche e antinfiammatorie
dell’aspirina.
Inoltre, calma i dolori e abbassa la febbre, ma a differenza dell’aspirina non
aumenta la fluidità del sangue e non provoca disturbi gastrici a chi soffre di
ulcere. I decotti di foglie, per uso interno, hanno buone qualità come tonico,
emostatico, vermifugo, antisettico e sedativo in caso di insonnia, per vincere
la quale veniva consigliato di lavarsi le gambe con il decotto. L’aggiunta
dell’infuso nell’acqua del bagno è utile per calmare i dolori artritici,
reumatici o di articolazioni.
Per uso
esterno, invece la polvere di corteccia è buona per cicatrizzare e disinfettare
ferite e anche per calmare dolori dovuti ad infiammazioni dei nervi. In passato
si utilizzava questo albero per il “vimineo”, cioè l’intrecciare i rami per creare
ceste, panieri e cappelli. Inoltre, i rami sono adatti per fabbricare gli
acchiappasogni. La presenza del legno di salice
nelle
case aiuta a proteggere la salute di tutta la famiglia. Si pensa che anche le
streghe costruivano con il vimine le loro scope e cesti.
Il Flos
Medicinae Salerni comunemente tradotto “Regola sanitaria salernitana”
(Ed. TEN, 1994) è un poemetto in versi leonini, datato
intorno al XI-XII secolo e contenente una sintesi di precetti
della famosa
scuola
medica. A proposito del salice recita:
Auribus infumus succus vermes necat ejus.
Cortex verrucas in aceto cocta resolvit.
Pomosus succus, flos, partus destruit ejus
(LXXIV De Salice)6.
6 L’umore del salice posto nelle orecchie uccide
i vermi, mentre la corteccia cotta
nell’aceto scioglie le verruche. Il succo dei fiori compromette il
parto.
1 Specie che può vegetare solo in condizioni di
piena illuminazione.
2 Specie tipica dei climi caldi.
3 Specie che si adatta a condizioni difficili.
4 Prive di peli.
5 Infiorescenza simile a una spiga, ma provvista
di un asse molle e pendulo.
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