Per
augurare buon compleanno ad amici ed amiche nati dal 15 al 25 Luglio (periodo
di luce)
L’Olmo è
un albero legato al racconto mitologico che narra di una regina che amava e
ammirava talmente se stessa da affermare davanti all’assemblea dei druidi, tra
i quali si trovavano alcuni
emissari
degli dei, di essere più bella di Icoranda, dea delle fonti e casta sposa del
potente dio celtico Llyr. Quest’affermazione attirò l’ira del dio celtico, il
quale la punì provocando un’alluvione che inondò il suo reame.
L’olmo è
una pianta che possiede dei fiori rossi come il sangue, che la regina non esitò
a versare per essere liberata dall’alluvione, e produce frutti spesso sterili.
Fondamentalmente
miscredente, iconoclasta e disincantato, l’Olmo ha un atteggiamento volutamente
finalizzato a sottomettere le persone con le quali entra in relazione e spesso
si diverte quando rivela le menzogne sulle quali si basano i rapporti umani, i
valori sociali e i grandi
ideali
della vita. Il rapporto che intrattiene con se stesso è mediato dall’immagine
del proprio corpo, che costituisce il suo unico modo di esistere. Facendosi
notare, anche se successivamente viene odiato, attrae l’attenzione degli altri
e attraverso una conversazione narcisistica, trasforma tutto ciò nell’amore di
cui ha bisogno. In realtà, l’Olmo è una persona di una sincerità disarmante che
ha
una
grande sete di rapporti veri e autentici, anche se schiaccia tutto ciò che
considera inadatto alle proprie esigenze. Di intelligenza profonda, pratica e
concreta, l’Olmo può essere abile e molto valido nelle professioni sia manuali
che intellettuali a condizione che abbia molto tempo per poter svolgere i compiti
che ritiene più importanti. L’Olmo vive costantemente in rapporto con gli
altri, perché ne ha necessità come l’ossigeno. Deve sempre avere qualcuno su
cui scaricare il suo malumore e che l’ascolti. Sente il bisogno di mettersi in
mostra e anche di provocare il suo interlocutore. Forse per questo suo
atteggiamento ha pochi amici, e solitamente eccentrici e un po’ fuori dalla
norma. Dal punto di vista sentimentale l’Olmo è da un lato incapace di amare
qualcuno
all’infuori
di sé stesso e, dall’altro profondamente commosso da certe persone che gli
sembrano ferite dalla durezza della vita. Qualche volta si apre completamente
all’amore e il desiderio sessuale si manifesta con un’intensità tale che fa
l’amore come se la sua vita dipendesse dal compimento di tale atto. L’Olmo
mette molta buona volontà nel fare felice la sua famiglia, perché ha un forte
senso del dovere ed è innamorato, caldo e appassionato, può fare durare il suo
matrimonio oltre le nozze di diamante. All’Olmo piace comandare, ma non obbedire,
anche in amore. Usa spesso la sua influenza perché emana una certa luce ed è
capace di manovrare abilmente la gente. Molto spesso tirannico con chi gli è
vicino (fino a essere talvolta meschino), le sue esigenze aumentano
proporzionalmente all’amore che sente. Ma vale la pena di sopportarlo, perché è
anche molto generoso. Buona l’intesa con i nati del Salice, del Pioppo, del
Fico e dell’Ulivo.
Olmo
campestre (Ulmus campestris. L.)
Questo
albero raggiunge i 30 metri di altezza, eccezionalmente arriva a toccare i 40
metri ed è dotato di buona capacità pollonifera1. È originario dell’Europa centro-meridionale e della regione
caucasica, attualmente si distribuisce dalla Spagna fino alla costa meridionale
del Mar Caspio. Appartiene alla famiglia delle Olmaceae e nel suo
genere annovera una ventina di specie tutte presenti nelle regioni temperate e
subartiche dell’emisfero boreale. Predilige boschi freschi caratterizzati da
suoli pesanti e argillosi, ma anche con falde superficiali. Resiste bene alle
sommersioni prolungate. È in grado di vegetare dal livello del mare fino ai 600
metri di quota
e si
consocia con latifoglie decidue termofile2. L’olmo è termofilo e mediamente eliofilo3. È una specie molto longeva, vive fino a
400-500 anni. Le radici, nei primi anni di vita sono fittonanti,
successivamente si sviluppano superficialmente con molte anastomosi. Il fusto è
diritto e molto ramoso, rivestito da una corteccia rugosa e opaca di colore
grigiastro, che presenta delle piccole placche e solcata longitudinalmente. La
chioma è ampia e densa, caratterizzata da rami sottili e lisci. Le foglie di
colore verde acceso sono decidue, alterne, brevemente spicciolate, lunghe circa
10 cm, con apice appuntito. Fiorisce in marzo e presenta dei fiori piccoli e
rossastri riuniti in ombrellette globose. Il frutto è una noce alata detta
anche samara4.
Secondo
alcune credenze, l’olmo era capace di stimolare e generare sogni premonitori,
in quanto sacro a Morfeo, uno dei mille figli del sonno. Nel Medioevo, invece,
sotto l’albero di olmo e di quercia, i magistrati svolgevano i processi
giuridici. Grazie alle sue molteplici funzioni, l’olmo è considerato uno degli
alberi più redditizi. Partendo dalle caratteristiche medicinali, possiamo
affermare che il decotto di foglie, gemme e corteccia fa calmare il dolore
dovuto a gonfiori e ha la capacità di cicatrizzare le ferite e curare le
ustioni. Ciò dipende dal fatto che foglie e corteccia contengono al loro
interno silice, potassio, tannino e mucillagine. Le foglie tritate nell’aceto
sono ottime per curare le piaghe. Dalla macerazione del libro in alcol con
l’aggiunta di zucchero si ottiene uno sciroppo utile a curare i problemi
dermatologici: due o tre cucchiai al giorno sono sufficienti per risolvere il
problema. Anche le radici hanno un impiego terapeutico: sono ritenute in grado
di curare la calvizie! Con il liquido viscoso e dolce che si ricava dalle galle
provocate dai parassiti sulle foglie e che è chiamato “acque d’Olmo”, si
preparano dei colliri adatti per gli occhi e delle creme cosmetiche per ridare
tono alla pelle. L’infuso (30-40 g di gemme in un litro d’acqua)
previene
i calcoli ed ha un’azione diuretica e antisettica.
La
samara veniva consumata in insalate, mentre le foglie venivano usate come
foraggio. L’olmo veniva utilizzato come sostegno della vite, per questo i
romani lo ritenevano simbolo dell’unione e dell’amicizia. L’olmo ha un legno
resistente, di buona qualità e viene usato per liste da pavimento, pezzi di
macchina e compensati. Viene utilizzato come pianta ornamentale, ma essendo
molto sensibile alla grafiosi5, la sua presenza nei parchi è molto ridotta.
Se
l’albero sradicato era il simbolo dei Templari8, l’olmo (Ulmus campestris L.) acquistò un significato particolare per tutti i “monaci
guerrieri”; per loro era identificato come pianta sacra ed assumeva significati
di amicizia, protezione, sostegno, amore e perfezione. L’albero dell’olmo
fu
particolarmente significativo anche per i Cavalieri Templari, e per estensione
iniziò a far parte della simbologia cristiana e loro stessi utilizzarono spesso
le denominazioni “Santa Maria dell’Olmo” o “Madonna dell’Olmo” per intestare le
loro chiese. Prova ne è la chiesa principale di Castelmezzano (Pz), la quale si
trova nel centro del paese, e si chiama Santa Maria dell’Olmo, edificata nel XII secolo proprio nei pressi di un olmo. La
presenza della chiesa in vicinanza dell’albero e dell’acqua, rivela una
correlazione tra questi due elementi di enorme carica simbolica: il primo
potrebbe rappresentare l’albero della vita e il secondo la fonte della vita
stessa.
In
riferimento ai Cavalieri Templari, troviamo un curioso collegamento all’olmo
nel Regno Unito, presso la località chiamata Temple, a Balanradoch, nella
regione scozzese del Midlothian. In una leggenda locale in questo luogo sarebbe
stata sepolta una parte del leggendario tesoro dei Templari: “tra la quercia e
l’olmo sono sepolti milioni, li potrai trovare gratuitamente”, recita un
vecchio detto locale (Twixt the oak and the elm tree / You
will find buried the millions free).
1 Capacità di emettere germogli radicali.
2 Specie tipiche dei climi caldi.
3 Specie che vegeta solo in condizioni di piena illuminazione.
4 Frutto indeiscente (che non si apre) con pericarpo espanso in una o
più ali adatte al volo.
5 Malattia patogena.
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