Da
condividere con amici ed amiche nati dal 25 Maggio al 3 Giugno (periodo di
Luce)
Per
augurare buon compleanno in modo diverso.
Il
frassino è un albero che l’astrologia celtica associa all’aquila, simbolo
dell’amante spinto dal desiderio. Infatti, il frassino produce fiori rossi che
rimandano alle tendenze violente del grande rapace. Le persone appartenenti a
questo albero sembrano apparentemente distaccate dai problemi al punto che
nulla sembra commuoverle. Tuttavia, sotto questa maschera si nasconde un’anima
concupiscente agitata dalla sete di piaceri erotici. La loro apparente
freddezza e la loro abituale riservatezza ne fanno persone molto educate ed
estremamente mondane. In realtà, sono molto bohémien e sono pienamente
consapevoli di ciò che vogliono e di ciò che non vogliono.
I nativi
del frassino hanno stile. Non sono affatto tipi facili, in quanto possiedono un
carattere esigente: vogliono comodità, pretendono attenzioni; egocentrici,
amano vivere come più pare a loro (anche a spese degli altri), senza il benché
minimo impegno.
Dotati
di un’intelligenza intuitiva, sono fantasiosi, originali e il più delle volte
lontani dalla razionalità. Per quanto riguarda le amicizie, i nativi del
Frassino non sono molto affidabili e fedeli. Molto buoni i rapporti di amicizia
con le persone appartenenti al tiglio. La vita sentimentale del Frassino è
ricca e movimentata, in quanto questo è il campo che predilige e nel quale
riesce a dare il meglio di sé. Fedele, costante e riflessivo, sa compiere le
scelte giuste, soppesa il pro e il
contro,
cosicché il suo matrimonio d’amore è anche d’interesse.
È raro
che sbagli nella sua scelta e s’impegna a fondo per far funzionare il suo
rapporto, il che gli riesce spesso. Ama procreare perché adora avere a che fare
con i bambini. Come amante non è sempre brillante, ma il suo ardore affettivo e
la sua violenza emotiva lascia al partner ricordi
indimenticabili.
Ottima l’intesa con le persone appartenenti al corniolo in quanto entrambi
hanno in comune l’amore per la vita e il desiderio di prolungarla.
Buona
anche l’unione con l’ulivo e il faggio.
Frassino (Fraxinus excelsior L.)
Albero
alto fino a 30 m
(eccezionalmente 40), con chioma espansa specialmente in verticale e rami
ascendenti, diritti. Le gemme invernali, disposte a croce all’apice dei rami
sono di color nero carbone. Il tronco, diritto e slanciato, presenta una scorza
opaca, grigiastra, all’inizio liscia poi percorsa da solchi fitti, non profondi
e ondulati. Le foglie decidue, opposte, picciolate, lunghe fino a 16 cm , sono imparipennate,
formate da 7-13 segmenti lanceolati, sessili, lunghi fino a 10 cm , acuti
o
acuminati all’apice, seghettati al margine, verde opaco di sopra, più chiari inferiormente.
Il fogliame autunnale è di colore giallo vivo. I fiori sbocciano in
marzo-aprile prima delle foglie; sono privi di calice e di corolla, ma le loro
antere rosso porpora spiccano sui rami nudi a fine inverno. Il frutto è una
tipica “samara”, costituita da una testa allungata contenente il seme, che
prosegue in un’ala stretta. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae
e l’olivo è un suo parente. Al suo genere sono ascritte circa 60
specie tutte presenti nelle regioni temperate dell’emisfero boreale.
Il
frassino caratterizza i boschi di ripa, le gole e le forre umide; i margini dei
laghi, dalla fascia collinare a quella montana superiore (200- 1500 m s.l.m.), con
particolare frequenza sulle Alpi, nei siti a clima oceanico. È indifferente al
substrato e tollera temporanee sommersioni dell’apparato radicale. È presente
nel parco dal Basento fino alla Caserma Cognato ed oltre. Il suo areale va
dalle coste atlantiche del nord Europa fino al Mar Caspio e a sud fino
all’Italia centromeridionale.
Assente
nelle isole. Nella mitologia greca il frassino (come il cavallo) era consacrato
a Poseidone, come la quercia a Zeus. Il frassino può superare la quercia in
altezza che non arriva oltre i 40
metri . Vive mediamente intorno ai 130-150 anni.
Il legno
di frassino è estremamente duro, compatto, ma soprattutto elastico e
indeformabile. Le prime eliche degli aerei venivano costruite proprio con
questo legno. Infatti, in passato veniva usato anche per fabbricare armi (archi
e lance). Quella di Achille, il più grande combattente dell’antichità, era del
suo legno, e venne consacrata a Marte, dio della guerra. Una volta se ne
facevano mozzi di ruote, sci e slitte; oggi stecche da biliardo e racchette da
tennis.
Il
frassino è efficace come diuretico per curare la gotta, perché l’infuso delle
foglie ed il decotto delle samare stimolano moltissimo la secrezione renale e
quindi la rimozione dell’acido urico. Le foglie e i frutti, raccolti prima
della maturità, essiccati ed assunti in polvere hanno capacità sudorifera. Come
lassativo si possono impiegare le foglie fresche in infusione, ma ne occorre
una discreta quantità. La corteccia è febbrifuga e astringente. Nell’antichità
quest’albero era noto come
antireumatico
ed antiartritico. Le foglie sono un ottimo foraggio in quanto ricche di
zuccheri; tostandole si preparano diverse bevande. Il frassino era oggetto di
molte credenze. I fiori erano ritenuti afrodisiaci e come tali venivano usati
nell’antica Roma. Il loro profumo guarirebbe
dalla
sordità. Il frassino, come l’erica, era considerato un antiofidico (contro
avvelenamenti da morsi di serpenti). Dunque, i suoi principi attivi
annullerebbero gli effetti dei morsi delle vipere, che lo temono al punto di
aver paura di passare sulla sua ombra.
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