Per
i nati dal 3 al 13 Settembre (Periodo di luce).
Il salice è
l’albero associato ad Avanc (l’Idra), un mostro acquatico che viveva in un lago
vicino alla Collina del Lutto e che è stato ucciso da Peredur, figlio di
Eurawc, come promessa d’amore ad una
bella fanciulla,
l’imperatrice di Cristinobyl. L’astrologia celtica associa ad Avanc il salice,
in quanto questa pianta possiede enormi radici, somiglianti a teste di
serpente, che affondano sempre più in profondità nell’acqua.
Le persone nate
sotto questo albero presentano una personalità molto individualista e, per
certi aspetti, avara. Il loro pensiero occupa tutto lo spazio disponibile e si
concedono tutto ciò che desiderano quando lo vogliono perché convinte che tutto
può essere comprato. Riescono ad approfittare sempre del momento presente e non
si lasciano sfuggire la più piccola gioia, in quanto sanno quel che vogliono.
Il Salice è
capace di analizzare la personalità di coloro che lo circondano.
Se qualcuno gli
resiste o non si piega alle sue idee entra con lui in conflitto. Il salice non
sa adattarsi alle situazioni, ha bisogno di un ambiente favorevole per aprirsi
e detesta i compromessi. Molto ingegnoso e calcolatore, riesce spesso a
dissimulare le proprie reali intenzioni recitando alternativamente la parte del
poveretto da compatire oppure quella del mostro terrificante, ottenendo ciò che
desidera con la pietà oppure con le minacce. Quindi, la sua fragilità è tutta
una montatura.
È un
commediante, e sa utilizzare la sua apparente debolezza per raggiungere i suoi
scopi. Il suo punto di forza è la seduzione.
Molto sensuale,
gli piacciono il caldo, i profumi e il contatto con l’acqua. È intelligente,
con uno sviluppato senso artistico. ha molta immaginazione e molta intuizione.
Psicologo e anche un po’ indovino, è spesso un soggetto telepatico, per cui
riesce a scoprire i pensieri degli altri, cosa con la quale gli piace stupire i
suoi interlocutori.
Per quanto
riguarda le amicizie, le persone che appartengono al salice, anche se suscitano
diffidenza nel proprio interlocutore, sanno essere apparentemente molto
simpatiche. In questo modo, riescono a
entrare
facilmente in relazione con gli altri. hanno numerosi contatti perché amano
essere conosciute e ammirate. La loro predisposizione all’amicizia è però interessata,
in quanto finalizzata a trarne vantaggio.
Molto buoni i
rapporti di amicizia con le persone appartenenti al faggio e all’ulivo. Anche
con il frassino può instaurare ottimi rapporti di amicizia, in quanto questo
può essere davvero un amico sul quale poter contare e fare affidamento.
Per quanto
riguarda la vita affettiva, il Salice è un romantico. La sua vita sentimentale
è piuttosto burrascosa e sarebbe tranquilla, se non avesse un gusto perverso
per gli amori complicati e i tradimenti.
Adora tradire ed
essere tradito. Le separazioni però sono dolorose, le sofferenze fanno parte
della sua personaggio ma non riesce ad accettare che un rapporto sia finito.
Ottima l’intesa con le persone appartenenti al pioppo e al corniolo.
Salice
Piangente (Salix babylonica L.)
Questo albero
può raggiungere i 10-15
metri di altezza, eccezionalmente tocca i 20 metri . È originario
della Cina, ma viene piantato anche in Europa e America settentrionale.
È una pianta
eliofila1, termofila2 e frugale3, tipica degli
ambienti umidi e lacustri, predilige terreni inondati e leggermente acidi.
Vegeta bene anche su terreni ghiaiosi e sabbiosi.
1
Specie che può vegetare solo in condizioni di piena illuminazione.
2
Specie tipica dei climi caldi.
3
Specie che si adatta a condizioni difficili.
È una pianta che può vivere in purezza o in
consociazione lungo i corsi d’acqua con il pioppo
bianco e nero,
l’olmo campestre, il sambuco dal livello del mare fino ai 1000-1100 metri di quota.
Appartiene alla famiglia delle Salicacee e al genere
Salix sono ascritte circa 200 specie tutte nelle regioni temperate dell’emisfero
nord.
Gli alberi di
questa famiglia generalmente vivono molto poco, infatti il Salice piangente può
vivere tra i 40 e 60 anni, però ha un rapido accrescimento. Possiede un tronco
diritto rivestito da una corteccia di
colore grigio
chiaro negli individui giovani, con l’età diventa grigio scura e molto
fessurata. Il suo nome comune deriva dal fatto che ha una chioma tipicamente
ricadente con rami bruni, penduli e sottili.
Le foglie sono
glabre4 e strette, lunghe 7-15
cm , di colore verde scuro sulla pagina superiore, più
chiaro in quella inferiore. Gli amenti5 fioriscono in
maggio: quelli maschili sono gialli, quelli femminili sono
verdi. Il frutto
è una capsula che contiene piccoli semi provvisti di peli.
Il salice
piangente è considerato simbolo della nostalgia e della malinconia.
Prima di essere
introdotto in Europa, il salice aveva altri significati soprattutto per i
greci. Dato che perde i frutti prima che maturino, i greci associavano l’albero
al culto della Madre terra; perché
come l’albero
genera e uccide il frutto, così la Madre terra dà vita alle creature e poi le
accoglie nel proprio grembo dopo la morte.
Sulla base di
quanto detto nacquero intorno al salice dei riti divergenti tra loro, perché la
Madre terra rappresenta sia la fecondità che la morte. tra i due significati
ebbe la meglio quello della morte del seme, per questo il salice divenne
simbolo anche di castità. Uno di questi rituali, prevedeva che la donna per
conservare la castità, si doveva riposare su un letto fatto di fronde di
salice, in quanto considerato inibitore del sesso. Forse per questo i medici
consideravano le foglie di salice
pestate in acqua
bollita come anafrodisiaco.
Oggi l’aspirina
si prepara industrialmente, mentre in passato si otteneva dal salice, il quale
contiene una concentrazione elevata di acido salicico, quindi, le stesse
proprietà analgesiche e antinfiammatorie
dell’aspirina.
Inoltre, calma i dolori e abbassa la febbre, ma a differenza dell’aspirina non
aumenta la fluidità del sangue e non provoca disturbi gastrici a chi soffre di
ulcere. I decotti di foglie, per uso interno, hanno buone qualità come tonico,
emostatico, vermifugo, antisettico e sedativo in caso di insonnia , per vincere
la quale veniva consigliato di lavarsi le gambe con il decotto. L’aggiunta
dell’infuso nell’acqua del bagno è utile per calmare i dolori artritici,
reumatici o di articolazioni.
Per uso esterno,
invece la polvere di corteccia è buona per cicatrizzare e disinfettare ferite e
anche per calmare dolori dovuti ad infiammazioni dei nervi. In passato si
utilizzava questo albero per il “vimineo”, cioè l’intrecciare i rami per creare
ceste, panieri e cappelli. Inoltre, i rami sono adatti per fabbricare gli acchiappasogni.
La presenza del legno di salice
nelle case aiuta
a proteggere la salute di tutta la famiglia. Si pensa che anche le streghe
costruivano con il vimine le loro scope e cesti.
4
Prive di peli.
5
Infiorescenza simile a una spiga, ma provvista di un asse molle e
pendulo.
Il Flos
Medicinae Salerni comunemente tradotto “Regola sanitaria salernitana” (Ed. tEN,
1994)
è un poemetto in versi leonini, datato intorno al XI-XII
secolo
e contenente una sintesi di precetti della famosa
scuola medica. A
proposito del salice recita:
Auribus infumus succus vermes necat ejus.
Cortex
verrucas in aceto cocta resolvit.
Pomosus succus, flos, partus destruit ejus
(LXXIV De Salice)6.
6
L’umore del salice posto nelle orecchie uccide i vermi, mentre la
corteccia cotta
nell’aceto
scioglie le verruche. Il succo dei fiori compromette il parto.
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