Per
i nati dal 24 Settembre al 3 Ottobre (periodo di buio)
Tratto
da Alberologia www.alberologia.it
Il
nocciolo è un albero collegato alla costellazione della Corona Boreale, la
quale ha permesso all’Eroe Terrestre di ritornare al mondo della luce solare
dopo il suo viaggio nel mondo dei morti. Il suo frutto, all’esterno
apparentemente duro, è al suo interno delizioso e il suo ramo, grosso come un
dito, è così flessibile da potersi curvare sino a formare un cerchio perfetto.
Chi
nasce sotto questo albero presenta una personalità che è uno strano miscuglio
di presenza e assenza. Non si fa particolarmente notare e quasi non ci si
accorge di lui. Ma, una volta avvicinato, è difficile rimanere insensibili al
fluido che sprigiona. Dotato di poteri paranormali (divinazione, premonizione,
viaggi in universi al di là del mondo visibile), è spesso molto angosciato fino
a quando non ha riconosciuto, accettato e sviluppato i propri poteri
parapsichici o metapsichici. In lui
è
molto forte il senso di giustizia e ha una natura mistica con la quale combatte
quotidianamente perché non è riuscito a trascendere la propria parte umana e
terrena.
Il
Nocciolo ha fascino e intelligenza acutissima. Apparentemente, ha un’aria
attenta e dimostra interesse verso il suo interlocutore, mentre in realtà pensa
ad altro. Fine psicologo, è molto abile nell’indovinare i pensieri segreti
degli altri e non si fa scrupoli nell’usare questa sua dote, nel bene e nel
male. Essendo un razionale, i suoi ragionamenti sono meravigliosamente logici e
mescolano scienza e magia, confondendo l’una con l’altra. La sua intelligenza è
sottile e intuitiva. Impara
con
una tale facilità da ritenere di conoscere già benissimo la materia trattata.
Lo sostengono una memoria prodigiosa e una grande capacità di adattamento alle
varie situazioni. Potrebbe diventare un geniale truffatore. Per quanto riguarda
le amicizie, il Nocciolo è molto comunicativo e si trasforma in funzione delle
situazioni nelle quali si trova.
Tra amici
cari e positivi, irradia mille fuochi ed è brillante come un stella. Pertanto,
ha un sacco di amici intimi perché solo se lo vuole, sa rendersi simpatico e
farsi amare. Se è circondato da persone negative, male intenzionate, che non
l’apprezzano, può essere cattivo e persino diabolico.
Per
fortuna, impara abbastanza presto a fare le proprie scelte e a circondarsi
delle persone giuste. Ottimi i rapporti di amicizia con le persone appartenenti
all’acero che sono i suoi amici per eccellenza e con i quali si può creare un
potente legame affettivo. La sua vita sentimentale
è
imprevedibile, in quanto può essere il migliore o il peggiore dei partner,
dolce e affascinante o indifferente e odioso, e non si sa mai quale può essere
il suo atteggiamento. In realtà, egli dimostra tanto fervore sentimentale, ma
le sue esigenze sono tali, soprattutto per quanto riguarda l’unione spirituale,
che bisogna quasi arrivare ad un rapporto stabile affinché la relazione possa
iniziare. La migliore intesa sentimentale può aversi con il Melo, il Salice e
il Tiglio.
I
ritmi della vita di questi nativi sono il risultato dell’alternanza
dell’energia in movimento e del riposo, del giorno e della notte e la loro
forza è sempre in agguato per la gioia dei loro partners amorosi.
Dotati
di un’intelligenza razionale, dunque molto pratica, hanno in genere un
carattere calmo e delicato, incapace di mentire e di sembrare troppo
diplomatici. Molto buoni i rapporti di amicizia anche con le persone
appartenenti al castagno.
Nocciolo (Corylus avellana
L.) Arale
L’albero
del nocciolo (Corylus avellana)
generalmente non supera i 5-6
metri di altezza e spesso assume un portamento
arbustivo. È dotato di una spiccata facoltà pollonifera. In un recente passato
faceva parte della famiglia delle Corylaceae,
(il cui nome deriva da corylus, in
greco koris, elmo, per la somiglianza con
l’involucro che riveste il frutto);
ora
è classificato nella famiglia delle Betulaceae, in
una sottofamiglia detta Coryloideae vivente
nell’emisfero nord, presente con una
quindicina di specie del suo genere. Il termine avellana si riferisce alla diffusione nella
zona di Avellino.
Il
suo areale si estende dall’Europa fino all’Asia occidentale. È una specie
idrofila1, mediamente sciafila2,
predilige le stazioni fresche di montagna fino ai 1500 metri di
altitudine. È una specie considerata pioniera e molto frugale, preferisce
terreni calcarei, freschi e profondi.
È
tipica dei sottoboschi, raramente forma popolamenti puri, in quanto nella
maggior parte dei casi si consocia con la betulla e il pioppo tremolo.
È
poco longeva, può vivere 60-70 anni circa. Il Nocciolo è caratterizzato da un
fusto sottile e slanciato, rivestito da una corteccia grigia, liscia e lucente.
La chioma è fitta, ampia e irregolare con ramificazioni un po’ ricadenti verso
l’estremità.
Le
foglie sono decidue, alterne, lunghe 6-10 cm , la pagina superiore è verde e poco
pelosa, quella inferiore è più chiara. È una pianta monoica3 in infiorescenze, cioè con particolare disposizione dei
fiori e brattee raggruppati su ramificazioni della pianta. Gli amenti4 maschili sono gialli, lunghi 6-8 cm , quelli femminili sono
simili a delle gemme.
Il
frutto è un diclesio5, il cui pericarpio6 legnoso contiene un seme dolce e oleoso. È una specie
mellifera molto gradita dalle api. La forma sferica del frutto ricorda la luna,
quindi in passato veniva associato alle divinità femminili.
Il
nocciolo appartiene a quel gruppo di alberi definiti fatati, perché in grado di compiere magie. Molte sono le
leggende che riguardano questa pianta, ne riporteremo solo alcune. Si narra che
le streghe usassero dei ramoscelli di nocciolo per individuare i tesori
nascosti.
Il
rametto si piegava per indicare il luogo della sepoltura. Oltre che per la
ricerca del tesoro, i rametti venivano usati per individuare le riserve d’acqua
sotterranee. Tra le leggende anche quella che fa rifugiare la Madonna in un
cespuglio di nocciolo, per proteggersi da un serpente.
Questo
episodio si riallaccia alla tradizione romana e greca: se un serpente veniva
toccato da un ramo rimaneva intontito fino alla morte.
Anche
per questo i pastori abruzzesi, durante le transumanze, costruivano bastoni dal
legno del nocciolo. Inoltre, si racconta che la vigilia di Natale un ramo messo
sul camino potrebbe trasformarsi in oro.
È una
pianta, il nocciolo, che viene coltivata essenzialmente per produrre i frutti.
L’Italia è il secondo produttore mondiale dopo la Turchia. Il suo legno non è
di ottima qualità, viene usato come combustibile, per paleria, bastoni, cerchi
per botti. I rami flessibili venivano impiegati per costruire verghe e stuoie.
Il carbone di nocciolo è ottimo per realizzare polvere da sparo e carboncini
per disegnare. La nocciola è un importante fonte di alimentazione perché è un
frutto calorico, ricco di vitamine e altri elementi minerali. Può essere
utilizzato fresco, oppure impiegato per realizzare croccanti o torroni,
cioccolatini, biscotti, confetti e le note creme di nocciola, industriali e
non, dalla
radice
inglese nut.
Le
foglie sono usate come foraggio, ma hanno anche proprietà medicinali. In
passato gli impacchi aiutavano a far passare i dolori reumatici. L’infuso della
corteccia ha proprietà astringenti, diaforetiche, antiemorragiche, febbrifughe,
dimagranti. La nocciola che è un tonificante
intestinale,
tostata, cura la tosse e contrasta la calvizie. Inoltre, l’olio estratto dal
seme aiuta a guarire le affezioni polmonari, le varici, le dermatiti.
1 Specie che necessita di un
costante apporto idrico.
2 Specie che tollera
l’ombreggiamento.
3 Pianta con presenza contemporanea
di fiori maschili e femminili.
4 Infiorescenze pendule formate da
una spiga di fiori unisessuati con asse flessibile.
5 Frutto semplice costituito dal
pericarpo carnoso o secco protetto da un involucro
legnoso.
6 Parte del frutto che circonda il
seme.






